Entroterra di Ponente - Viaggio da una Vita

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Anche se cronologicamente l'ho visitato prima di quello di Levante, l'entroterra di Ponente, con i primi giri in moto dal Sassello, Turchino e Faiallo, è stato per un pò tralasciato a favore della Riviera Est che preferisco.
Un cambiamento di rotta c'era stato per un certo periodo quando frequentavo spesso Pietra Ligure
, Varazze ed Arenzano e che raggiungevo dal Colle di Giovo o dal Turchino ma non trovando subito alla prima occasione quello che cercavo son ritornato al vecchio amore; quello che cercavo era il monumento che convenzionalmente divide gli Appennini dalle Alpi e che si trova nei pressi della Bocchetta di Altare ma quel giorno in moto, passando dal Colle di Cadibona forse ero più attento ed interessato a divertirmi sulle curve dell'A6. Mi son comunque appuntato sia il monumento e sia l'interessante Tempio Indu di Shri Lalita Mahatripurasundari magari per un altro bel giretto arrivando sempre da Acqui Terme e Cairo Montenotte.
A differenza di Levante, per l'entroterra di Ponente ho ricevuto molti consigli; partendo da Bussana Vecchia
e passando per il Santuario dell'Acquasanta, finendo in seguito al fantomatico Principato di Seborga; di Bussana Vecchia impressiona la desolazione nonostante qualche bottega artigiana rimasta dopo la distruzione del terremoto di fine 800.
In occasione di un trekking ad anello nei dintorni di Finalborgo
, nel marzo del 2014, ci siamo soffermati in questo piccolo paesino che era da anni nella lista dei luoghi da visitare, continuando anche a vederlo di passaggio uscendo al casello di Finale Ligure; onestamente non sono rimasto estasiato come per Dolceacqua, visitata qualche mese prima, ma erano comunque interessanti le porte di accesso al borgo antico ed il Convento di Santa Caterina; più caratteristici erano i borghi periferici come Perti e le rovine di Castel Gavone ma lascio il racconto alla pagina del Trekking di Finalborgo.
Esausto delle numerose volte che ci dicevano di andarlo a visitare, eccoci a Pasqua 2014, di ritorno dai tour in Val Argentina
e Val Nervia, in quel piccolo ed anonimo borgo chiamato Seborga; se non fosse per le bizzarre iniziative degli abitanti in merito a moneta e targhe proprie ed all'elezione di un Principe oltre all'ufficiale sindaco, passerebbe sicuramente come un qualunque borgo arrocato sugli Appennini; stupisce l'impegno e la convinzione, peggio di quella degli esponenti della Lega Nord, di rendersi come Monaco, un principato indipendente; addirittura a Bordighera accettano i Luigini (moneta locale di Seborga) in alcuni negozi.

Sempre alla ricerca del monumento sopracitato, e sempre con un mezzo a due ruote ma stavolta non motorizzato, ho raggiunto la Bocchetta di Altare salendo da Savona; anche in questa occasione non informandomi correttamente sulla posizione, son riuscito a girare intorno al monumento senza mai vederlo.  

RICORDI BREVI
:


MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris, Fiat Panda; moto propria: Kawasaky ZR7; Pullman GT; Treno; Bici.

LUOGO: Vedi Foto.


 
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