Orvieto - Viaggio da una Vita

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Caratteristica di ogni qualvolta programmi un tour, che tocchi più città, è quella di frammentarlo sempre prima di metterlo in pratica visitando tappe che sarebbero state comprese in esso; è capitato per il programmato tour Budapest, Praga, Vienna e Bratislava dove ho visitato in due capodanni prima Budapest e poi Praga e si è ripetuto anche per Orvieto che era compresa nel futuro giro d'Italia assieme a Perugia, Assisi e Roma, visitate appena qualche mese prima. Tornando a questo stupendo borgo umbro e sorvolando il clima della prima giornata che non permetteva nemmeno di fare discrete foto, è inevitabile partire col citare il Duomo ed il calore che la sua Piazza offre a chi la visita. Interessanti anche il Palazzo del Popolo, la Torre dei Mori, la Chiesa di Sant'Andrea con la Torre Dodecagonale. Il numero delle Chiese è quasi proporzionato alla quantità delle stesse che si possono trovare a Roma ma nessuna regge il confronto con l'imponente facciata della Cattedrale. Come per altre città del centro Italia, Orvieto è arroccata su un sedimento di roccia tufica e meritano quindi la visita i suoi sotterranei. Dall'altra parte della città c'è il Pozzo di San Patrizio che un pò a fatica, stanchi dei km percorsi in pochi giorni, abbiamo disceso e risalito, in meno di mezz'ora, attraverso il doppio elicoidale. Non sò perchè ma mi veniva in mente il film "Il nome della Rosa". Abbiamo scelto questo borgo medioevale come tappa di avvicinamento a Roma, per poi assistere alla trasmissione "Alle Falde del Kilimangiaro"; è stato un peccato che le condizioni meteo siano state un pò avverse ma le mancate foto del primo giorno son state ampiamente recuperate con un tour veloce, che sapeva un po di trekking, la domenica mattina successiva, nel frattempo che Elisabetta si preparava per la diretta. Mi ha stupito molto la presenza di una miriade di trattorie e di negozi di ceramiche in un paesino di una estensione non molto ampia ma ancor di più mi ha stupito la cordialità e la serenità delle persone del posto, siano essi commercianti o cittadini qualunque; forse l'ho notata perchè son quotidianamente a contatto con la tristezza, la depressione e mia scontrosità generata dalla zona della Pianura Padana. Il primo giorno, ci siamo imbattuti, in una via trasversale a Via del Duomo, in un negozietto di artigianato che ci ha lasciati a bocca aperta, Il Mago di Oz; il gestore è un curioso personaggio ormai sui 65 anni, che dice di non dormire quasi mai e che riesce a far sognare con le sue creazioni ogni visitatore; sicuramente balzano agli occhi le "Cornici della vita" dove il proprietario ricrea in miniatura, aspetti della vita della persona che gli commissiona il lavoro (album fotografici, veicoli, libri, oggetti etc etc) previa descrizione dettagliata. L'ultimo giorno, nel tentativo di raggiungere il mare, via Viterbo, ci siamo ritrovati in un belvedere da cui si godeva una stupenda vista su questo borgo di confine che risente culinariamente e culturalmente dell'antica zona dell'Etruria e delle più attuali zone della Maremma e dell'Alto Lazio. Causa strada dissestata siamo ritornati verso la A1 per poi riavvicinarci all'amico blu nel pressi di Massa.

RICORDI BREVI
:


MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Toyota Yaris.
LUOGO
: Orvieto (TR); 325 m.s.l.m.
STRUTTURA RICETTIVA: B&B Porta Vivaria
, Via del Popolo 39, 05018 Orvieto (TR).



 
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