VDS 2018 [I] - Viaggio da una Vita

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Erano anni che puntavo a percorrere in maniera anche parziale (Da Capanne di Cosola e non Varzi) questa antica via che collegava il mare con la pianura.

Lo spunto l'ho avuto quando un mio collega, assieme ad un gruppo di amici, l'ha percorsa in due giorni partendo dal valico delle Capanne di Cosola e facendo tappa a Torriglia per arrivare a Sori; come per la bici, si è rivelato impossibile trovare un compagno/compagna di viaggio, se non con superficiali intenzioni mai concretizzate ed onestamente non me la sentivo di farmela da solo.

L'occasione, dopo qualche anno, è arrivata con La Pietra Verde che ha inserito questa escursione nel mese di Settembre con la variante della tappa a Colle Caprile e l'arrivo a Camogli; l'entusiasmo ha compensato, quantomeno nel primo giorno, il dolore sempre più forte al ginocchio sinistro dettato dalla non corretta postura dovuta ad un unghia incarnita che stava per venire via; finchè il percorso era un comodo sali-scendi, nella fattispecie il crinale tra Capanne di Cosola ed il Rifugio dell'Antola, il dolore era sopportabile; nella discesa, chiamata oltretutto spacca-ginocchia fino a Donetta, ho capito cosa voglia dire diventare vecchi e pigri nel curare un banale problema risolvibile in mezzora da un estetista/podologo.

Il primo giorno, a parte tra il Monte Legnà ed il Monte Carmo, non ha riservato nulla di nuovo avendo già percorso più volte questo tratto soprattutto tra le Capanne di Carrega ed il rifugio del Monte Antola ed anzi, quasi mi inorgoglivo a fare con alcuni da cicerone sul panorama che si godeva nonostante un pò di foschia e nuvole minacciose che ci hanno raggiunto poco prima del rifugio confermando una sorta di maledizione della "Montagna dei Genovesi" che ci aveva colpito qualche mese prima con un abbondante grandinata.

Accolti da un affascinante gruppo di ultra-settantenni, che probabilmente non avevano mai visto tanta gioventù (nostra età media 45 anni), siamo arrivati a Donetta quasi tutti con le ginocchia devastate come da programma; per dimenticare la fatica ed il dolore, 1 litro e mezzo di vino rosso, più lo spumante dopo cena sono decisamente tornati utili. Il primo giorno ha fatto una sola vittima rimasta ad aspettare moglie e figlia all'agriturismo delle Capanne di Carrega.

Accompagnati sempre da uggiose nuvole e da sparse goccioline, mai comunque fastidiose, il secondo giorno siamo partiti alla volta di Caprile.

Le uniche difficoltà, a parte il mio dolore al ginocchio sempre più forte, sono state all'inizio la salita verso il Monte Lavagnola e, dopo l'illusione della discesa verso il Colle di Boasi, la risalita verso il Monte Bado anche se, come ho sempre sostenuto, è più stancante una discesa come quella del giorno precedente.

Tra l'altro, proprio viste le condizioni fisiche di diverse persone, i previsti 27Km si sono ridotti a 21Km, comprensivi di 2/3Km di asfalto circa, evitando un giro panoramico dopo Sant'Alberto, che avrebbe consentito di vedere già il mare; anche in questa occasione, c'è stata "una vittima" che si è fermata a Sant'Alberto per poi prendere una corriera per Genova e tornare in treno verso Tortona.

Dopo un abbondante cena, una piccola parte del gruppo è scesa ad Uscio a piedi ad ascoltare un pò di musica in una festa locale; io ho dovuto rinunciare viste le condizioni del ginocchio e dell'unghia.

Il terzo ed ultimo giorno è stato impegnativo anch'esso all'inizio con la salita che ci ha portato in costa ed alla fine scendendo verso Ruta e verso il lungomare attraverso una delle tante scalinate che dalla Strada Statale Aurelia portano sulla costa; mi ero già preso un giorno in più di ferie per godermi la sera e far riposare le gambe in spiaggia partendo con calma il giorno dopo verso casa.

L'unico rammarico è stato quello che per una mia negligenza e poca cura del corpo, non ho potuto godere a pieno di questa escursione e fare come al solito il grillo che saltava avanti ed indietro nel gruppo arrivando per primo, o poco dietro, al traguardo; l'esperienza insegnerà!


RICORDI BREVI
:


MEZZO DI TRASPORTO: Navetta da Tortona a Capanne di Cosola e ritorno in Treno.

TAPPA 1: Capanne di Cosola - Torriglia
TAPPA 2: Torriglia - Caprile
TAPPA 3: Caprile - Camogli



 
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