Val Staffora [I] - Viaggio da una Vita

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La Val Staffora ha seguito un percorso simile alla Val Borbera nel corso della mia vita sia come Lorenzo 1 e sia come Lorenzo 2. La seconda era legata, nell'adolescenza, a motivi famigliari abitandoci mio fratello prima a Cantalupo e poi ad Albera mentre la prima era legata alle serate tra amici a Salice Terme piuttosto che Rivanazzano o in qualche locale di Voghera. Terminata l'adolescenza è subentrata una fastidiosa allergia ai percorsi montani e quindi stavo lontano da qualunque valle circostante casa mia; questa allergia, con l'arrivo di Elisabetta e con l'aumento della voglia di viaggiare sparì nel giro di pochi mesi a partire dal periodo che facevamo avanti ed indietro dalla Svizzera e dai vari Passi Alpini.

Il primo vero "ritorno" in valle, fu quello da Capanne di Cosola via Pian dell'Arma in una giornata di novembre che in Val Borbera riservava nuvole e freddo ed in Val Staffora, arrivati a Santa Margherita un tiepido sole. Varzi è il punto di riferimento per qualunque giro venga in mente di fare sia in direzione Valico del Penice per andare a Bobbio e sia verso la Val Tidone da Zavattarello o dall'Eremo di Sant'Alberto di Butrio. In una piovosa giornata di aprile siamo saliti fino al borgo di Nazzano che si vede bene anche da kilometri di distanza, appena sopra Salice Terme; dopo la visita dell'Eremo di Sant'Alberto di Butrio abbiamo raccolto delle brochure informative che parlavano del borgo di Montesegale che abbiamo poco dopo visitato.
Di questa valle sicuramente rimarrà impressa la vista che si gode dal luogo di incontro delle 4 province (Pavia, Piacenza, Alessandria, Genova) soprattutto sul Monte Lesima.
Con la esplosa passione post-incidente per la bici, più che con la moto, è diventata un riferimento sia per la semplice Green Way
tra Salice Terme e Voghera e sia per la strada che collega Fabbrica Curone con Varzi; ma ancora più interessante è stato colmare oltre al Passo del Penice, percorso più volte col Kawasaky, il Passo del Brallo che rimaneva un vuoto geografico da ormai troppo tempo e raggiungere con molta fatica le Capanne di Cosola risalendo dal Pian dell Armà.

RICORDI BREVI
:


MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris, Fiat Panda; moto propria: Kawasaky ZR7; Bici.

NASCITA TORRENTE: Passo del Giovà a 1343 m.s.l.m.
LUNGHEZZA
: 58Km.
EMISSARIO
: Fiume Pò a Cervesina (PV).


 
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