Val Trebbia [I] - Viaggio da una Vita

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Hemingway l'ha definita la Valle più bella del mondo ed in effetti percorrendola interamente da Piacenza verso Genova, tra le numerose anse, la fitta vegetazione e quell'acqua cristallina come si può dargli torto. Purtroppo ho iniziato molto più tardi delle altre valli ad esplorarla; è stato un cartello autostradale, precisamente quello che indica l'uscita di Genova Est (quindi SS45) ad accendere la curiosità di percorrerla.
La prima volta fu dal Passo del
Penice scendendo a Bobbio; un assaggio comunque ottimo visto che il borgo merita di dedicarci una giornata tra il Duomo, l'Abbazia di San Colombano ed il Castello senza dimenticare il Ponte Gobbo; giornata dedicata successivamente anche in occasione di un escursione con La Pietra Verde partita dal Giardino di Pietra Corva e che doveva poi proseguire fino a Coli alla Grotta di San Colombano poi sospesa a causa del maltempo.
Un altro itinerario molto percorso è quello che risale la
Valle Scrivia da Busalla ed arriva in Val Trebbia a Torriglia proprio nella zona dove il fiume ha le sue origini precisamente sul Monte Prelà; Torriglia era già nei miei vaghi ricordi da bambino con la nonna e gli zii di Genova nelle scampagnate estive.
Di sicuro "l'accesso" che più mi affascina è quello arrivando dalle
Capanne di Carrega, così lungo ma così ricco di avventura e di panorami mozzafiato soprattutto dalla Località Casa del Romano dove si spazia dal Monte Lesima al Carmo ed a tutta la catena dell'Antola; questo itinerario è forse il solo che mi "prende" allo stesso livello dei passi alpini che ho valicato come la Novena ed il Furka in Svizzera; nonostante rimanga il giro più affascinante, e nonostante l'abbia percorso in parte anche in bici, uno degli itinerari più interessanti è stato quello arrivando dal Penice, scendendo a Bobbio e risalendo da Marsaglia verso Ferriere e Bardi; in se un piccolo tratto ma quanto basta per avere l'idea di come si sviluppa la parte alta della valle.

La curiosità per Brugnello e la sua ansa sottostante, sono state finalmente la scintilla che, in un ventoso ma soleggiato giorno di dicembre mi ha portato a percorrerla tutta da Piacenza fino a Genova con diverse tappe per ammirare nuovamente Bobbio, la Pietra Parcellara, il Monte Penice, il Monte Alfeo, il Monte Lesima, il Santuario di Montebruno ma soprattutto il sopracitato affascinante borgo medievale a ridosso di uno sperone di roccia a strapiombo sulla più fotografata e famosa ansa del Trebbia.

Con la passione per la bici nata dopo l'incidente, la zona del Piacentino, della bassa e dell'alta Val Trebbia sono diventate una valida alternativa alle pluri-percorse Valli Borbera e Curone; degno di nota è il giro che da Serravalle Scrivia mi ha portato a Genova con la deviazione a Torriglia e, sempre nei dintorni di questo paesino dell'entroterra ligure ho fatto diverse pedalate, prendendolo poi anche come riferimento culinario con le diverse trattorie.  


RICORDI BREVI:


MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Fiat Panda, Toyots Yaris; moto propria: Kawasaky ZR7; Piedi; Bici.

NASCITA TORRENTE: Monte Prelà a 1406 m.s.l.m.
LUNGHEZZA: 118Km.
EMISSARIO: Fiume Pò a Piacenza (PC).


 
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