Parco del Beigua [I] - Viaggio da una Vita

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Il primo trekking in questo paesaggio lunare dell'entroterra ligure è stato presentato, dalla Pietra Verde, come abbastanza difficoltoso e me ne ero convinto a tal punto di sperare che fosse rimandato causa maltempo; in effetti le nuvole erano parecchio minacciose e prima di imboccare il vero e proprio sentiero ci siamo anche presi due gocce d'acqua mentre attendevamo quelle che poi sono diventate le defezioni iniziali. Risaliti da Voltri ed attraversata Crevari, tenendo sempre alla spalle il panorama nuvoloso di Genova e del Passo del Turchino, siamo arrivati al Bric Pigheggiu da dove già si intravedeva la costa di Arenzano mentre ci raggruppavamo nei pressi della vecchia Casa del Dazio. Attraversato il Passo Tardia, che con i suoi 870m era il punto piu alto dell'escursione, abbiamo raggiunto il Passo della Gava con gli occhi puntati a Nord verso una stupenda cascata a ridosso del Passo del Faiallo.

Dopo la pausa ristoro al Rifugio Cà della Gava siamo scesi verso Arenzano incontrando, nei pressi del Centro Ornitologico del Parco del Beigua, degli appassionati di birdwatching che osservavano la migrazione dei rapaci diurni tipica di questo periodo; purtroppo noi siamo arrivati troppo tardi.

A dare il colpo di grazia ad una escursione effettivamente risultata impegnativa c'è stata l'ultima discesa, su un terreno brullo e roccioso fino al sottopasso dell'autostrada; da li il trekking, quantomeno per me, si è trasformato in passeggiata gastronomica tra dolci e focacce.

Il secondo itinerario, come quasi tutti quelli percorsi in Liguria, presentava l'unica difficoltà alla partenza con la ripida salita fino alle alture di Varazze; dopo una breve sosta alla pista di Motocross Andrea Timossi ad osservare i salti degli spericolati motociclisti, ci siamo diretti verso il Bric delle Forche dove abbiamo fatto la pausa pranzo disperdendo il gruppo attorno alla Cappelletta Don Bosco; purtroppo le nuvole non hanno permesso di godere dello splendido panorama a 360° che avrebbe spaziato dal Monte di Portofino fino a Bergeggi ma tuttosommato è stata un escursione interessante con deviazioni fuori programma che hanno aumentato il kilometraggio grazie finalmente ad un gruppo di veri camminatori senza fastidiosi "rallentatori".

Dopo la discesa dal Santuario della Croce di Castagnabuona, dove mi ha colpito vedere ancora boy-scouts giocare nella natura senza cellulari, ci siamo goduti la tiepida giornata con un aperitivo giusto preso come "insulto" alla appena conclusa attività sportiva.

Gli itinerari 3 e 4, a differenza dei 2 precedenti sono stati delle banali passeggiate sul Lungomare Europa, ovvero il tratto in disuso della vecchia ferrovia litoranea, quindi con nessuna difficoltà se non i soliti casi umani da aspettare convinti di farsi "due pensionistici passi".


RICORDI BREVI:


MEZZO DI TRASPORTO: Pullman GT con la Pietra Verde.

ITINERARIO 1: Voltri - Crevari - Bric Pigheggiu - Passo Tardia - Passo della Gava - Arenzano

ITINERARIO 2: Varazze - Bric delle Forche - Cappelletta Don Bosco - Santuario Croce di Castagnabuona - Varazze
ITINERARIO 3: Piani di Invrea - Varazze - Celle Ligure - Albissola Marina
ITINERARIO 4: Arenzano - Cogoleto - Piani di Invrea - Varazze


 
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