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L'entroterra di Levante è sicuramente quello che ho più frequentato, rispetto a quello di Ponente.
Come più volte descritto in questo sito e come si può vedere negli album delle Valli (soprattutto Scrivia e Trebbia) sono stati molti e frequenti i passaggi dalla pianura alla riviera tramite i valichi più conosciuti come le Capanne di Carrega e San Fermo senza dimenticarsi comunque del più "commerciale" Valico dei Giovi. Nel periodo dove Camogli e Recco erano il punto fisso dei Weekend, spesso passavo dalla Val Fontanabuona e quindi da Uscio sia in fase di andata risalendo dalla Val Trebbia o dalla Val Scrivia e sia in fase di ritorno per poi sbucare a Piacenza o Busalla; queste zone le ho poi riprese su due ruote, soffermandomi in particolare nel borgo di Cicagna.
Il giro più interessante è stato probabilmente quello che tra sali e scendi ci ha visto sbucare a Sestri Levante dal Passo delle Cento Croci ma dell'entroterra di Levante, a livello di borgo, per ora il cuore rimane a Torriglia anche per quanto riservano i miei ricordi di infanzia accompagnati dai più recenti come la Via del Sale e le varie pedalate nei dintorni; come contesto invece non ha paragoni il Lago delle Lame visitato in un giro tra le ormai consumate Capanne di Carrega ed il Passo del Fregarolo.
Con i vari giri in bici tra Golfo dei Poeti e Lunigiana son andato in avanscoperta di diversi borghi che meritano sicuramente una visita più tranquilla e meno faticosa: Ameglia e Trebiano a Nord di La Spezia e Biassa con la sua misteriosa Rocca di Coderone al confine col Parco delle 5 Terre.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris, Fiat Panda; moto propria: Kawasaky ZR7; Pullman GT; Treno; Bici.