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Giustamente nel cloù di un trasloco quando si rende necessario caricare e scaricare mobili, fare almeno 20 volte le rampe di scale di Sale e 20 volte quelle di Tortona, spostare dei forni e delle lavastoviglie cosa mi viene in mente? ... un Trekking in solitaria! Inizialmente doveva essere una camminata verso la vetta del Giarolo partendo dal rifugio dei Piani di San Lorenzo ma vedendo il nuvolone nero che copriva la vetta ho optato per una passeggiata in Val Borbera. Parcheggiando la macchina all'uscita di Persi verso le Strette di Pertuso, ho notato il cartello di indicazione del sentiero 207 sotto il cartello per il paesino di Castellaro e mi son addentrato nel bosco anche se le nuvole incombevano; per la cronaca non mi son preso una goccia d'acqua per tutto il trekking per poi prenderla in fase di trasloco a Tortona la sera. Arrivato ad un certo punto il sentiero 207 era bloccato da un nastro arancione e dal filo spinato che probabilmente era stato messo dopo la frana della costa sulla quale correva il sentiero prima di arrivare alla Cappelletta della SS Trinita verso Molo Borbera. Non potendo proseguire son tornato indietro con l'intento di raggiungere il Lago di Liveto ma prima di arrivarci ho notato il sentiero 272 sulla sinistra e l'ho percorso fino al bivio col sentiero 275; superato il Salvarello in legno con i cuscini di qualche "eremita" sono arrivato fino al bivio col sentiero 273 e poi son tornato indietro per la raffica di telefonate che hanno anticipato il trasloco della cucina al venerdi pomeriggio dal sabato programmato.
Nel secondo itinerario, facente parte di un trekking di 2 giorni partito da Rifugio San Lorenzo e con obiettivo il Rifugio Pineta di Piuzzo, abbiamo raggiunto la vetta del Monte Giarolo finalmente dalla strada che sale dal paese di Giarolo e dalle sue stalle, in pratica completando quanto lasciato in sospeso nel primo Trekking da queste parti; in nostra compagnia c'erano anche tre asinelli di una fattoria di Cantalupo Ligure; per la prima volta ho provato lievemente quanto prova chi si avventura nel cammino di Santiago in merito a costanza di kilometri giornalieri anche se in terra spagnola si percorrono almeno 30/40Km a tappa. Al ritorno a casa altro che rigidità dovuta al chiodo nel femore! Sembrava di aver due bacchette da Trekking al posto delle gambe.
Il terzo percorso doveva essere una semplice passeggiata panoramica ai ruderi del Castello Spinola sopra Roccaforte Ligure; tolto l'ultimo tratto un pò ripido, il resto del percordo è stata una vera passeggiata nella quale son però riuscito a sbagliare sentiero, in fase di ritorno all'auto che avevo parcheggiato dalla Chiesa di San Martino; ad un certo punto ho puntato la strada e son sceso, storta alla caviglia compresa, direttamente dalla costa in un cortile di una casa sperando di non essere accolto come un cinghiale e da li ho risalito la strada che porta alla Chiesa.
Il quarto itinerario è stato breve come il terzo giusto il tempo di salire dalla Chiesa di Sorli fino ai ruderi del Castello.
Dopo anni a cercare un angolo tranquillo per le rilassanti giornate al fiume e dopo anni a cambiare posti eccomi a percorrere tutte le strette, partendo da Persi, alla ricerca di angoli mai visti e magari sfruttabili per qualche ora di relax; di sicuro il tratto più affascinante è quello che va dalla casa cantoniera al ponte di Pertuso e nello specifico il tratto dal ponte alla confluenza del Rio Avi.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris.
ITINERARIO 1: (Sentieri CAI N.207, 272, 275) Persi - Castellaro - Sentiero 207 fino ad interruzione - Persi - Cerreto Ratti - Bivio Sentieri 273/275
ITINERARIO 2: (Sentieri CAI N.200, 220) Rifugio Piani San Lorenzo - Monte Giarolo - Monte Gropà - Monte Panà - Monte Roncasso - Piuzzo