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Quante volte, forse infinite, tra mia madre e la compagna attuale di mio padre, mi sarò sentito dire: "Siete stati a Seborga, quel paesino dove hanno la loro moneta e girano con le targhe loro?". Esausti di questa domanda, arrivata anche in occasione del weekend di Pasqua 2014 insieme ad amici in Val Nervia e Valle Argentina, abbiamo deciso di sostituire il giro a Sanremo, prima di tornare a casa, con la visita di questo anonimo borgo dell'entroterra ligure di Ponente.
A parte la pioggia battente che ci ha accompagnato per tutta la veloce visita, nulla ci ha colpito di questo anonimo paesino che non ha assolutamente alcuna caratteristica degna di essere confrontata con i borghi visti nei giorni precedenti (Dolceacqua, Apricale, Triora, Isolabuona, Badalucco). La curiosità è solo mossa dalla convinzione che traspare negli abitanti in merito all'indipendenza di moneta, di gestione amministrativa e di alcuni aspetti del codice stradale tipo la targa personalizzata che comunque non possono utilizzare in sostituzione di quella autentica Italiana.
Essendo orario di chiusura non siamo riusciti a visitare il museo degli strumenti musicali e la permanenza si è quindi conclusa dopo un veloce pranzo ed una veloce passeggiata tra i vicoletti.
Ringrazio la mia amica Filomena per le foto e maledico il meteo che non mi ha consentito di farle con la mia fotocamera.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Toyota Yaris.
LUOGO: Seborga (IM); 500 m.s.l.m.
STRUTTURA RICETTIVA: Vedi Val Nervia.