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La Val Grue è stata, fin da bambino, un luogo che vedevo come disperso tra le montagne e Garbagna era un paese lontano che quasi ritenevo "Alpino"; la galleria che la collegava con Molo Borbera sembrava la porta verso un luogo remoto. Ovviamente mi riferisco a Lorenzo 1 anche perchè con l'acquisto della moto e con la riscoperta della vicina Val Borbera è diventata un abituale luogo di passaggio ed anche un ottimo riferimento "culinario". Inizialmente era un percorso per andare a trovare mio fratello a Cantalupo Ligure e successivamente Cabella Ligure; trasferitosi a Montegioco era diventata quasi un abituè domenicale. Montegioco con i suoi agriturismi era diventato un riferimento per matrimoni e serate tra amici fino a quando, quantomeno per le serate in compagnia, non abbiamo spostato il fulcro a Cantalupo Ligure o Vignole Borbera.
Nonostante le quote non molto elevate, la zona e le valli circostanti ospitano diversi osservatori; l'unico visitato è stato quello di Casasco nella giornata dove descrivevano le macchie solari con finale visione al telescopio della nostra stella; l'osservatorio tra l'altro è gestito da un ragazzo che già precedentemente avevo conosciuto su Facebook perchè residente a Frascarolo dove lavoro.
Come d'abitudine per tutte le altre valli circostanti, anche per la Val Grue non mi son limitato al solo accesso da Viguzzolo ma ho cercato sia una via d'uscita e sia una via d'entrata secondaria; quella che ritengo più bella arriva da Dernice-Montebore e scende a Casa Castellini, un altro percorso carino è quello che arriva da Stazzano-Albairasca ed infine, con qualche tornante, è interessante anche la strada che porta ad Avolasca.
Un pò meno frequentata ma ripresa ultimamente con la ri-passione della bici è la zona di Sarezzano, Avolasca e Cerreto Grue ma soprattutto quei due angoli speciali come San Ruffino e Valle Sant'Innocenzo; l'ultimo passaggio tra Val Grue e Val Curone, ostico quasi come San Ruffino soprattutto se percorso su 2 ruote, è stato quello che da Grua sale a Polverola fino alla Chiesa di Magrassi.
Più la frequento e più mi convinco del perchè Garbagna sia stata meritatamente definita come uno dei borghi più belli d'Italia; saranno i canali, sarà la torre medioevale, saranno i caruggi o ancora più gustosamente il Ristorante il Caminetto ma non sbaglio mai quando decido di raggiungere questo borgo.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris, Fiat Panda; moto propria: Kawasaky ZR7; Bici.
NASCITA TORRENTE: Bocchetta del Barillaro 636 m.s.l.m.
LUNGHEZZA: 33Km.
EMISSARIO: Torrente Scrivia a Castelnuovo Scrivia (AL).