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Il Trekking che ha creato più indecisione di qualunque altra situazione capitata prima; era già in programma una grigliata tra amici in Lomellina ma l'allettante proposta di questa escursione, in quel versante del Lago di Como che non avevo ancora visto, mi ha fatto optare per la rinuncia alla mangiata e quindi alla partenza nonostante le pessime previsioni meteo.
Come da copione, molti iscritti non si sono nemmeno presentati ed una decina di partecipanti ha scelto di fare un giro in battello e sul lungo lago al posto dell'escursione ma è stato meglio così; il passo, a differenza delle ultime uscite, era molto più spedito e con molte meno fermate per attendere i soliti "casi umani".
Il contesto uggioso con qualche timido scorcio sulle vette alpine innevate, non potendo farla da protagonista, ha ceduto il posto alle simpatiche e colorate Salamandre che prima di quel momento avevo visto dal vivo solo in Val Chiusella.
La parte più difficoltosa e meno panoramica del percorso era tutta su asfalto ma, arrivati in quota, iniziava il sentiero che ci ha portato poi al punto panoramico nei pressi della Chiesetta di San Rocco dove abbiamo fatto la pausa pranzo con vista Lago ed in compagnia di un freddo vento da Nord.
Scendendo verso Dervio, siamo passati da quel punto che mi ha ricordato un pò il Passo del Bacio sul Monte di Portofino e cioè la panchina ed il tavolo soprannominati degli innamorati proprio su una roccia con vista aperta sul Lago.
Come per l'escursione ai Villaggi di Pietra in Val D'Ossola anche in questa occasione abbiamo attraversato borghi completamente costituiti da strutture in pietra e precisamente Mandonico e Torchiedo.
Prima di arrivare a Dervio abbiamo girato intorno al Castello secolare per poi proseguire verso il Centro Storico del paese ed il lungo lago.
Il secondo itinerario, probabilmente per scongiurare nuovamente la presenza di rallentatori, è stato presentato come impegnativo e come un ottima preparazione in vista della Via Francigena che incombeva di li a meno di un mese.
Partiti da Lierna, abbiamo affrontato subito il tratto più impegnativo che ci ha portati al primo "balcone" sul Lario e precisamente la Croce del Brentalone; visto il dislivello superato in un breve tratto, abbiamo dovuto attendere la coda del gruppo ma la giornata ancora soleggiata e calda ci ha permesso di aspettare gli altri godendo dello stupendo panorama. Dopo un altro breve tratto in salita, abbiamo raggiunto l'Alpe di Mezzedo, un enorme prato con vista Alpi e Lago dove con focaccia, salame, vino e colomba abbiamo festeggiato la Pasquetta e dove ho trovato anche una mezzoretta di tempo per abbronzarmi al sole con annesso abbiocco da vino. Dopo aver raggiunto la Chiesetta di San Pietro, e con nuvole e vento freddo a farci compagnia, siamo scesi a Varenna; peccato il non aver avuto tempo di visitare il borgo dato che l'autista voleva giustamente anticipare la partenza in previsione del traffico di rientro dal ponte Pasquale.
Per la cronaca, per raggiungere la SS36 in direzione Milano, ci abbiamo impiegato quasi 2 ore.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Pullman GT con la Pietra Verde.