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Il nostro primo vero e proprio trekking è stato su questo itinerario nel lontano 2012; anche perchè il tentativo precedente di salita al Monte Giarolo è terminato a pochi metri dalla vetta non essendo pronti e con abbigliamento inadeguato ed il trekking da Pokhara a Sarangkot, in Nepal, è morto sul nascere a causa del clima soffocante. Ci siamo ritrovati col gruppo, la mattina a Brignano Frascata presso la sede della Pietra Verde, l'associazione con la quale in futuro faremo numerose altre escursioni, e con altri 2 ragazzi di Pavia siamo arrivati in auto fino all'Agriturismo di Capanne di Carrega; tra mucche al pascolo e gli stupendi colori autunnali, siamo prima arrivati sul Passo delle Tre Croci e poco dopo sulla vetta di una delle montagne più famose della Liguria che fa da spartiacque tra la Val Borbera, la Val Scrivia e la Val Trebbia. Essendo la nostra prima esperienza di Trekking ci sembrava, senza mezzi termini, di essere arrivati su una delle cime dell'Himalaya e la fatica si è fatta sentire sia in fase di ritorno e sia arrivati a casa ma sarà solo l'inizio di quello che nella mia mente è il percorso per arrivare ad ammirare ai suoi piedi, sua maestà, Everest.
Dopo il pranzo al sacco ai piedi della croce, ci siamo diretti verso la cappelletta ed il nuovo rifugio; una struttura fin troppo moderna che stona in questo contesto a due passi dal mare, col Lago del Brugneto ed i verdi Appennini. Prima di ritornare a casa ci siamo reintegrati le forze con un succo di frutta ed un ancora più interessante fetta di crostata fatta direttamente dai gestori dell'Agriturismo delle Capanne di Carrega; ehm ehm dovrei confessare che le fette erano due talmente era buona.
Nella seconda occasione, circa 4 anni dopo, le gambe erano sicuramente più allenate ed infatti è parsa una vera e propria passeggiata con l'unico strappo nell'ultimo kilometro per salire fino alla sella Est e poi alla Croce; i colori obiettivamente non erano affascinanti come quelli autunnali ma la possibilità di intravedere il mare a Sud e girandosi, le nostre montagne con la pianura a Nord, è stato comunque appagante.
L'occasione più avventurosa è stata sicuramente la terza sempre sullo stesso itinerario ma con le avverse previsioni meteo che avremmo dovuto affrontare nel pomeriggio; la camminata per molti doveva essere rinviata ma illusi dal riuscire a completarla prima dell'arrivo delle nuvole l'abbiamo comunque affrontata.
All'andata sembrava una giornata splendida di sole e colori che facevano da cornice alla fioritura ritardata dei narcisi; il mio occhio però era rivolto ad Est verso la Val'D'Aveto e le sue cime coperte da nuvole grigie che sembravano avvicinarsi. Tempo di arrivare al rifugio per il pranzo ed ecco i primi lampi e tuoni sul Maggiorasca che velocemente hanno raggiunto la vetta dell'Antola; giusto il tempo per salire alla croce io ed un altro a fare una foto della imminente apocalisse e poi via veloce verso le Capanne di Carrega inutilmente sperando di evitare pioggia e grandine. Va beh dai è stata un avventura!
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto amici.
ALTITUDINE VETTA: 1597 m.s.l.m.
ITINERARIO 1,2,3: (Sentiero CAI N.200) Capanne di Carrega - Passo delle tre Croci - Vetta Monte Antola