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Onestamente non so da dove abbia avuto origine la preferenza nei confronti di questa riviera piuttosto che di quella di Ponente; sicuramente fin da piccolo, frequentavo Bogliasco, Sori, Chiavari e Deiva Marina ed il mio occhio si sarà abituato a queste zone; con amici eravamo invece soliti frequentare Rapallo.
L'amore per Camogli maturò dopo 2 gite, nel giro di 15 giorni, con gli ex colleghi della Newlast percorrendo il sentiero che collega il borgo ligure con Punta Chiappa e San Fruttuoso ma per la pigrizia di Lorenzo 1 si spense in poche settimane per poi riemergere, con Elisabetta, 2 anni dopo e diventare un riferimento per le domeniche di sole o per eventuali giri in moto tra gli appennini con obiettivo finale un tuffo nel mare.
Il secondo distacco da Camogli avvenne quando incominciammo ad abbinare piu frequentemente il mare con i pranzi o le cene in ristoranti tipici; questo paesino, a parere mio, nonostante i numerosi locali, non ne offre uno in cui valga la pena di entusiasmarsi a spendere dei soldi; quando ci fermavamo era giusto per comodità altrimenti ci spostavamo verso Genova o l'entroterra; ultimamente abbiamo raggiunto la dimensione ottimale per Camogli e cioè pranzare con un ottima focaccia e rifarsi eventualmente la sera ma non in paese; nonostante queste mie preferenze, devo dire che i 3 giorni a cavallo di ferragosto, post-Nepal 2011, sono stati rilassanti anche se il pernottamento era in una camera al 6° piano di un palazzo senza ascensore.
Proprio per il calante entusiasmo nei confronti di questo borgo, abbiamo da qualche anno provato a "testare" città limitrofe con ottimi risultati sia dal punto di vista culinario e sia "marinaio"; la prima fu Chiavari, "testata" da me un giorno d'estate alla ricerca di una spiaggia un pò tranquilla, poi trovata in una caletta che si rivelò una spiaggia per nudisti ovviamente piena di uomini. Tolta questa ambigua esperienza ci tornai il giorno dopo per fermarmi nella spiaggia sotto la vecchia colonia e, nonostante il pienone, fu la spiaggia nella quale successivamente portai anche Betta che rimase soddisfatta; con dovute proporzioni anche il banale giro tra le vie del centro era sicuramente più interessante che Camogli ma è anche vero che le dimensioni sono diverse; oltre alle spiagge meritano sicuramente la visita il Castello e la Chiesa di N.S. dell'Orto.
Qualcosa però non riusciva a farmi "digerire" Chiavari e probabilmente era il fatto che non essendo una vera e propria lucertola, non avendo nelle spiagge angoli di ombra e non avendo noi nemmeno un ombrellone, soffrivo il caldo e diventavo noioso cosa che a Camogli bene o male non succedeva perchè andavo alla ricerca delle ombre che i ristoranti sul lungomare creavano sulla spiaggia. Per rimediare a questo ennesimo capriccio mi son spostato ancora più in là a Sestri Levante ma trovare un posto nella Baia del Silenzio è comunque un impresa; nonostante questo, sarà per la sabbia fine ma preferisco decisamente Sestri a Chiavari anche se più lontana; qualcuno dirà che facevo prima a comprarmi un ombrellone, che alla fine ci fu poi regalato da mio padre un giorno ad Arenzano, ma anche con quello fatico a digerire lo stazionamento permanente in spiaggia. Tralasciando queste mie insofferenze climatiche, ormai da tempo, dedico ogni periodo dell'anno prevalentemente a questa riviera ed anche di inverno, un giretto nelle vie del centro di Chiavari o di Sestri fa sempre piacere pur di fuggire dal clima Padano.
Curioso anche il giro in moto per tornare sui luoghi d'infanzia e precisamente a Deiva Marina, che da Riva Trigoso si può raggiungere con una serie di strettissime gallerie del vecchio percorso ferroviario, qui ho trascorso le mie estati "infantili" prima di fissare il "luogo-estivo" a Maratea.
Ancora prima di affrontare Antola, Tobbio e Giarolo feci qui i primi trekking e walking soprattutto nella zona del Promontorio di Portofino e delle 5 terre ed il "classicone" tra Camogli e Punta Chiappa.
Esiste anche in questa riviera un luogo mondano che è tanto decantato ma che per quanto mi riguarda non è niente di più di Camogli e cioè Portofino; all'arrivo in auto davanti all'ingresso del parcheggio da 5€/h ho fatto un veloce dietro-front per parcheggiarla quasi a Santa Margherita e farmela tutta a piedi giusto in tempo per fare un regalino ad uno dei bar in centro (vedi Ricordo); un ulteriore perplessità sul perchè Portofino sia cosi pubblicizzata, a scapito di altri luoghi, è maturata dopo aver visitato Portovenere; una perla arroccata sulla punta terminale più a Sud-Ovest del Golfo dei Poeti e confine estremo del Parco delle 5 Terre.
Nonostante critichi l'abitudinarietà, in fondo, lo sono un pò anch'io e finisco con l'accontentarmi di Camogli che nonostante quello che ho detto di bene e di male, mi attira sempre come fosse un luogo familiare con la sensazione di essere a casa; ed a proposito di casa, grazie ai miei soliti baratti in cambio di favori informatici, ecco arrivare un garage proprio in questo piccolo borgo ed a Capodanno 2015 addirittura la casa anche se solo per una notte; sarà un segno del futuro ?
Ulteriori angoli di paradiso come Framura, Bonassola e Levanto, lontani dall'Aurelia e dalla Autostrada, li ho scoperti grazie alla passione per la bici ed alla ciclabile che percorre il vecchio tracciato della ferrovia; prevalentemente un percorso in galleria ma con scorci sull'Amico Blu che meritano una pausa dai pedali.
Un pò lontana ma meritevole di un weekend, possibilmente non di pioggia come è capitato a me, è la zona di Lerici, San Terenzo e Tellaro; piccoli e caratteristici borghi marinari al confine con la Toscana nella parte più orientale del Golfo di La Spezia.
RICORDI BREVI:
MEZZO DI TRASPORTO: Auto propria: Nissan Almera, Toyota Yaris, Fiat Panda, Renault Clio; moto propria: Kawasaky ZR7; Pullman GT; A Piedi da Riva Trigoso; Bici.
LUOGO: Vedi Foto.